Servizio sociale distrettuale - Disabili adulti

Il Servizio Sociale Distrettuale Disabili Adulti del Distretto Pianura Est interviene a sostegno dei cittadini residenti nei 15 Comuni del Distretto (Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castel Maggiore, Castello d'Argile, Castenaso, Galliera, Granarolo dell'Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale).

Il servizio è rivolto a persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni con minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali, stabilizzate o progressive, che comportano difficioltà di apprendimento, relazione o integrazione lavorativa, determinando situazioni di svantaggio sociale o emarginazione.

Il Servizio, strettamente integrato nella rete socio-sanitaria distrettuale, è composto da operatori che svolgono valutazioni tecnico-professionali mirate sulle aree funzionali, assistenziali, educative, socio-sanitarie e ralazionali delle persone coinvolte e delle loro situazioni specifiche.

Si promuovono confronti, colalborazioni e scambi operativi finalizzati alla presa in carico delle persone, coinvolgendo sia il territorio (Sportelli Sociali, Servizio Sociale Territoriale, Tutela Minori, associazioni, volontariato e rete informale) sia i professionisti delal rete sanitaria e socio-sanitaria specialistica (medici di medicina generale, infermieri e fisioterapisti territoriali, infermiere di famiglia e comunità, Centrali operative territoriali, Dipartimento cure primarie, Unità attività sociosanitarie distrettuali, ospedali, strutture residenziali e semiresidenziali, centri di salute mentale, Servizi dipendenze patologiche e Programma integrato della disabilità e salute). Il Servizio Sociale Territoriale Distrettuale Disabili Adulti si avvale di diverse figure professionali, ed è organizzato in due presidi territoriali situati a San Pietro in Casale e Budrio.

Si occupa di:

- Continuità nel percorso di cura e assistenza avviato da altri servizi (es. neuropsichiatria

- presidi ospedalieri);

- Accesso ad azioni di supporto per percorsi formativi, occupazionali e/o di attività propedutiche a mansioni lavorative;

- informazioni e facilitazioni per accedere a opportunità relative al tempo libero, attività sportive, socializzazione, sviluppo di autonomie personali e relazionali, integrazione sociale e miglioramento del contesto di vita;

- interventi di sostegno domiciliare diurno, semi-residenziale, residenziale e/o di sollievo temporaneo;

- contributi economici per il mantenimento delal domiciliarità, previa verifica dei requisiti normativi,

- Accesso a percorsi di Vita Autonoma nell'ambito delle progettualità legate al "Dopo di noi";

- Accesso al percorso di riconoscimento del ruolo di caregiver familiare e interventi a supporto del lavoro di cura e assistenza alla persona non autosufficiente;

- Facilitazioni socio-sanitarie tramite confronto con personale e/o servizi socio-sanitari e sanitari di riferimento, in base ai bisogni espressi;

- Supporto nelle pratiche di ammistrazione di sostegno e altre forme di tutela, con eventuale relazione con il Tribunale competente;

- La definizione dei progetti e l'attivazione dei servizi viene sottoposta alla valutazione dell'UVM (unità di valutazione multidimensionale) Distrettuale in collaborazione con la persona con disabilità e la sua famiglia.

Continuità nel percorso di cura e assistenza avviato da altri servizi (es. neuropsichiatria - presidi ospedalieri);

- Accesso ad azioni di supporto per percorsi formativi, occupazionali e/o di attività propedutiche a mansioni lavorative;

- informazioni e facilitazioni per accedere a opportunità relative al tempo libero, attività sportive, socializzazione, sviluppo di autonomie personali e relazionali, integrazione sociale e miglioramento del contesto di vita;

- interventi di sostegno domiciliare diurno, semi-residenziale, residenziale e/o di sollievo temporaneo;

- contributi economici per il mantenimento delal domiciliarità, previa verifica dei requisiti normativi,

- Accesso a percorsi di Vita Autonoma nell'ambito delle progettualità legate al "Dopo di noi";

- Accesso al percorso di riconoscimento del ruolo di caregiver familiare e interventi a supporto del lavoro di cura e assistenza alla persona non autosufficiente;

- Facilitazioni socio-sanitarie tramite confronto con personale e/o servizi socio-sanitari e sanitari di riferimento, in base ai bisogni espressi;

- Supporto nelle pratiche di ammistrazione di sostegno e altre forme di tutela, con eventuale relazione con il Tribunale competente;

- La definizione dei progetti e l'attivazione dei servizi viene sottoposta alla valutazione dell'UVM (unità di valutazione multidimensionale) Distrettuale in collaborazione con la persona con disabilità e la sua famiglia.