Agorà celebra la Giornata della Memoria. Venerdì 20 gennaio Maurizio Cardillo presenta Rosa Winkel a Castel Maggiore (per le scuole) e ad Argelato. Il 21 a Castello d'Argile l'Orchestra del Baraccano presenta 4th Gustav Mahler
Venerdì 20 gennaio, in occasione della GIORNATA DELLA MEMORIA, uno spettacolo di Agorà, a Castel Maggiore (ore 10.30 presso il Teatro Biagi D'Antona) per le scuole, e ad Argelato (ore 21.15 Teatro Argelato) per tutti:
Maurizio Cardillo presenta
Rosa Winkel
Uno spettacolo scritto diretto e interpretato da Maurizio Cardillo
in scena Marco Mazza e Pietro Piva
Rosa Winkel, il triangolo rosa, fu - come non tutti sanno - il marchio degli omosessuali maschi nei campi di sterminio nazisti.
Rosa Winkel è un delirio poetico, una sorta di divinazione al contrario, rivolta verso un passato misterioso quanto il futuro e forse di più; è la citazione appassionata di testimonianze e riflessioni sul male; è l’apparizione di una voce assoluta e spesso filosofica, quella della morte; un sovrapporsi di fantasmi in scena lontano dalla rievocazione e anche dalla denuncia, una voce “doppiata” dal corporeo, misterioso agire di figure impegnate in una impossibile traduzione gestuale del discorso dei perseguitati e dei carnefici. Una voce in scena che guarda l’abisso, là dove amore e desiderio incontrano la “banalità del male”.
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Sabato 21 gennaio - ore 21.00 - presso il teatro La casa del popolo di Castello d'Argile:
Orchestra del Baraccano presenta
4th Gustav Mahler
Roberto Noferini, Giacomo Scarponi, violini | Erica Alberti, viola | Enrico Ferri, violoncello | Fabio Quaranta, contrabbasso | Alessia Dall’Asta, flauti | Alessio Gentilini, oboe e corno inglese
Mirco Ghirardini, clarinetti | Luca Piovesan, fisarmonica
Simone Beneventi, marimba | Alice Caradente, arpa | Gabriele Genta e Nicolò Tomasello, percussioni
Arianna Rinaldi, voce
direttore Giambattista Giocoli
La Sinfonia n. 4 in sol maggiore per voce e orchestra di Gustav Mahler è un capolavoro assoluto del primo Novecento.
La celebre opera, ultimata nel 1901, verrà eseguita in una trascrizione per orchestra da camera che, partendo da quella del 1921 di Erwin Stein (1885-1958), allievo di Arnold Schönberg, diventa una versione del tutto originale con una orchestrazione diversa da quella di Stein.
La Quarta Sinfonia è quella che completa il gruppo delle tre cosiddette Wunderhornsymphonie (Sinfonie del Corno Magico), sinfonie cioè che si possono considerare formate da movimenti strumentali e vocali nei quali i testi sono per lo più ispirati alla raccolta di poesie popolari tedesche di Arnim e Brentano Des Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo), in cui protagonista è un mondo mitico un po’ fiabesco, infantile e contadino, un piccolo paradiso terrestre perduto. La Quarta è il suggello di quel mondo e nel suo quarto movimento si inserisce un magnifico canto degli angeli inneggiante alla vita in paradiso.
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Agorà - spettacoli, incontri, laboratori - la stagione teatrale 2016-2017 dell'Unione Reno Galliera