L'Unione fa città. 15 milioni di euro per un territorio che sa pensarsi "città"

Il Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili ammette a finanziamento il progetto dell'Unione

Il Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili ha comunicato i progetti ammessi al finanziamento del Programma INnovativo per la QUalità dell’Abitare (PINQuA).

I progetti candidati dalla Città metropolitana erano tre:

1.Fragile a chi? Piano territoriale integrato per la gestione innovativa dell’abitare nell’Appennino bolognese;

2.L’Unione fa città - Unione Reno Galliera;

3.Borgonuovo. Abitare condiviso - Unione Reno Lavino.

Siamo orgogliosi di segnalare che al primo posto fra le tre candidate dalla Città metropolitana, e al 65° fra tutte quelle ammesse a finanziamento a livello nazionale (ossia 271. Oltre 290, invece, è il totale delle proposte pervenute), si è classificato proprio il progetto dell'Unione Reno Galliera “L’UNIONE FA CITTÀ”: otto interventi, uno per ciascun comune dell’Unione, pensati però in modo sinergico per un'idea di territorio che travalica i confini comunali e pensa in grande.

L’UNIONE FA CITTÀ”, infatti, non è solo un nome, ma un vero e proprio modo di operare che gli otto comuni della Reno Galliera hanno imparato ad adottare per ottenere risultati ambiziosi.

Come già per il cosiddetto Bando Periferie (grazie al quale abbiamo ottenuto 9.400.000,00€ e finanziato la rete ciclopedonale della Bicipolitana 6), così in questo caso si è trattato di una progettazione condivisa e partecipata: gli otto comuni, pur se chiamati in causa ciascuno per il proprio territorio, hanno però saputo pensare in chiave di Unione e progettare di conseguenza interventi che avessero senso e ricadute a livello ampio, di "città", per un risultato che ha finito non tanto col sommare quanto col moltiplicare il valore dei singoli interventi.

Premiante è stata anche la coerenza con gli obiettivi di fondo del Programma, ossia la riqualificazione dei centri urbani, la riduzione del disagio abitativo e l’inclusione sociale. Il progetto dell'Unione Reno Galliera si tradurrà, infatti, in alloggi sociali, in edilizia residenziale innovativa, in piste ciclabili, aree pedonali, spazi verdi, in un recupero importante, quello di Palazzo Rosso e dell’adiacente Mulino a Bentivoglio, per la creazione di un nuovo polo socio-culturale e altro ancora (sotto il dettaglio degli interventi).

Il tutto, è bene sottolinearlo, consumando esclusivamente il suolo necessario alle piste ciclabili.

Ingenti i fondi previsti: a livello nazionale si superano i 3 miliardi (400 milioni del programma di partenza più ulteriori 2,8 miliardi del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Pnrr), e per L’UNIONE FA CITTÀ 15 milioni. 

Gli interventi previsti:

ARGELATO

Le corti “smart” della cultura a Funo (L’intervento interessa l'area della biblioteca comunale e prevede la riqualificazione del fienile, che insieme all’edificio principale costituiva la corte e che risulta, da tempo, in stato di abbandono. L’intervento creerà un'area nella quale insediare anche funzioni innovative per lo studio e il lavoro a distanza, e consentirà di destinare a funzioni socio-sanitarie il centro civico, ampliando l’offerta per la cittadinanza).

BENTIVOGLIO

Mulino e Palazzo Rosso - innovare abitando la memoria (Il complesso Mulino-Palazzo Rosso risulta attualmente parzialmente inutilizzato, anche a causa di una non completa agibilità, e obiettivo della riqualificazione è contribuire al rafforzamento della polarità turistico-culturale di Bentivoglio).

CASTELLO D’ARGILE

Una connessione ciclabile tra Mascarino e il Capoluogo (Il centro abitato di Mascarino gravita pressoché integralmente sul Capoluogo sia per i servizi, sia per l’accesso alle principali reti del trasporto pubblico locale: l'obiettivo è  dunque creare fra i due centri una connessione dolce e sostenibile, interessante anche dal punto vista escursionistico).

CASTEL MAGGIORE

nuove forme di residenzialità per utenti deboli - un quartiere verde tra la Stazione e il Municipio (L’intervento si colloca in un'area che, sebbene centrale, si caratterizza per una elevata marginalità fisica e sociale. L'intervento ne prevede la riqualificazione estetica e sociale e include anche l’inserimento di una nuova funzione di cohousing dedicato all’utenza disabile e a servizio dunque di tutta l'Unione).

GALLIERA

Una nuova centralità per lo sport e i giovani a cavallo tra San Vincenzo e San Venanzio (L’intervento interessa il centro sportivo, tra San Venanzio e San Vincenzo, e ne prevede una riqualificazione che, eliminando la viabilità passante, ne permetta la percezione quale campus unitario. Si prevede la riqualificazione dell’immobile oggi solo parzialmente utilizzato e l’insediamento di nuove funzioni aggregative).

PIEVE DI CENTO

Connettere il Centro Storico a una vecchia area industriale per innescare la riqualificazione urbana (L’intervento interessa la storica area produttiva della ditta Slum-Campanini e prevede la trasformazione della Chiesa dei Padri Scolopi perché accolga una sala polivalente, sale smart working, servizi sociali. Si prevede inoltre l’efficientamento energetico degli edifici ERP nei pressi della chiesa e la riqualificazione degli spazi aperti, pubblici e privati).

SAN GIORGIO DI PIANO

Una nuova sede per l’Unione come occasione di riconnessione urbana (L’intervento interessa la sede dell’Unione Reno Galliera, un edificio produttivo vecchio e inadatto all’attuale utilizzo, e quella della Polizia Locale, più recente ma con ampi margini di miglioramento in termini di prestazioni energetiche. L'intervento mira quindi alla riqualificazione estetica e funzionale degli edifici, ma anche alla creazione di uno spazio pubblico che superi l’attuale frammentazione urbana).

SAN PIETRO IN CASALE

Nuove forme di residenzialità per anziani - un intervento complesso di innesco rigenerativo (Come a Castel Maggiore, così a San Pietro, in posizione centrale, si prevede la creazione di spazi di cohousing, dedicati però stavolta non all’utenza disabile bensì a quella anziana, e anche in questo caso a servizio di tutta l'Unione).

Per riassumere in cifre il progetto dell’Unione Reno Galliera possiamo dunque dire che si tratta di:

  • Una pluralità di interventi sinergici per contribuire alla riqualificazione e all’incremento dell’offerta di residenzialità pubblica e dell’abitare innovativo, concorrendo anche all’attivazione di servizi integrati e differenziati, secondo i principi di abitabilità, adattabilità, connettività, condivisione, sostenibilità.
  • 67 alloggi pubblici tra nuovi alloggi e interventi differenziati di riqualificazione (dall’efficientamento energetico alla ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione) oltre che una pluralità di interventi finalizzati all’incremento della residenzialità innovativa (temporanea, assistita per anziani o disabili, cohousing).
  • 9.713m² di costruito riqualificato secondo i principi di accessibilità universale (abbattimento delle barriere architettoniche e impianti domotici per residenze assistite) ed efficientamento energetico grazie all’adozione di soluzioni tecnologiche innovative (monitoraggio dei consumi, fotovoltaico, collettori solari, ACS).
  • 1 bene vincolato recuperato e valorizzato: Palazzo Rosso e l’adiacente Mulino (Bentivoglio) per la creazione di un nuovo polo socio-culturale.
  • 4 processi innovativi partecipativi attivati per la sperimentazione di forme di abitare inclusivo, il sostegno alla rete del terzo settore, la produzione di nuovi servizi, la progettazione e autocostruzione di spazi pubblici, con il coinvolgimento di 8 associazioni culturali attive sul territorio.
  • 2.700m² di servizi per attività educative e culturali tra cui sale polivalenti, sale corsi (di cui una a servizio della scuola di musica), sale per associazioni, un fablab.
  • 15.900m² spazi esterni aggregativi tra aree verdi e attrezzate.
  • 440m² commercio di vicinato ai piani terra degli edifici ERP.
  • 12.100m² aree pedonali incrementate o riqualificate per favorire la connessione tra assi pedonali e la fruibilità in sicurezza anche con misure di traffic calming o ‘zone 30’.
  • 2800m di nuove piste ciclabili di completamento e potenziamento della rete ciclopedonale negli ambiti di intervento e connettere il tessuto residenziale con l sistema dei servizi alla persona e in un’ottica intermodale.

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