Missione Abruzzo 2009- Il rientro

 

 

 

Il 21 luglio scorso sono rientrati gli uomini del Corpo Polizia Municipale “Unione Reno Galliera” che hanno partecipato alla missione di soccorso alle popolazioni terremotate in Abruzzo
 I volontari (Isp.C. Alberto Benuzzi, Ass.Sc.to Paolo Musi,  Ag.Sc.ti Pierluigi Breschi e Giovanni Agostino, Agenti Andrea Mandini e Alessandro Chiarati ) erano partiti all’alba di martedì 14 Luglio a bordo di due macchine di servizio con destinazione Campo Base “Firenze” all’Aquila. Questo Campo è nato immediatamente dopo il tragico evento grazie alla collaborazione attiva tra l’associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e le Pubbliche Amministrazioni di tutta Italia, che hanno messo a disposizione le loro Polizie Locali per prestare servizio di  soccorso nell’area colpita dal sisma. Il terremoto che alle 3.32 del 6 aprile 2009 colpì la città dell’Aquila e molti comuni dell’Abruzzo con una scossa di magnitudo 5.8 della scala Richter, ha lasciato morte e distruzione, producendo anche gravissimi danni al tessuto economico e sociale dell’area interessata.
Gli Agenti della Polizia Municipale, animati dall’intento di aiutare le popolazioni stremate dall’evento sismico, hanno quindi potuto partecipare, grazie alla particolare attenzione dei Sindaci dei Comuni facenti parte dell’Unione Reno Galliera, al primo coordinamento nazionale delle polizie locali in fase operativa di protezione civile e che ha visto, nei tre mesi successivi al terremoto, la partecipazione di oltre 450 operatori di 64 corpi di polizia locale di tutta Italia.
Gli Agenti hanno alloggiato per tutta la loro permanenza in una tenda del “Campo base Firenze”, realizzato fin dai primi giorni e gestito nella logistica dalla capacissima Protezione civile Comunale e Provinciale di Firenze. Il programma giornaliero dei nostri Agenti prevedeva la sveglia alle ore 7.00, colazione presso un attiguo campo gestito dalla Croce Rossa Italiana, quindi alle ore 8.00 partenza delle pattuglie per espletare i diversi servizi nell’esteso territorio della Provincia dell’Aquila. Dalle ore 13.00 gli operatori potevano pranzare presso uno dei campi visitati assieme alla popolazione e agli altri soccorritori. Terminato il pranzo il servizio riprendeva fino alle ore 19.00, quando la pattuglia rientrava al campo per compilare i vari rapporti di servizio e chiudere alle 19.30 con un briefing  tra tutti gli agenti e il Responsabile del campo.
I servizi principalmente svolti dai nostri Agenti nell’arco della settimana sono stati soprattutto di viabilità stradale, per coadiuvare negli spostamenti gli innumerevoli veicoli di soccorso dei vigili del Fuoco e della Protezione civile, e servizi di polizia di prossimità, andando giornalmente a visitare le diverse tendopoli allestite all’interno della città dell’Aquila e nei paesi della Provincia. Durante questi sopralluoghi gli Agenti, raccoglievano direttamente  dai responsabili dei campi e dalle persone accampate, le segnalazioni di problematiche e necessità, da trasmettersi successivamente ai  Centri di coordinamento dei Soccorsi. Nel campo di “Piazza d’Armi”, che è il più grande centro di accoglienza della città dell’Aquila con quasi duemila persone alloggiate nelle tende, gestito in modo egregio dalla Protezione Civile dell’Emilia Romagna, il servizio degli operatori della Polizia Locale prevedeva inoltre una presenza costante all’interno della tendopoli, al fine di scongiurare furti nelle tende e sanare, ove possibile, le innumerevoli  tensioni ingenerate tra gli occupanti purtroppo numerosi di questo campo. Per la popolazione delle tendopoli è infatti molto difficile abituarsi ai ritmi di una comunità che ha perso gli spazi individuali e si trova a dover condividere tutto. Tra l’altro i cittadini, anche se possiedono nuovamente un’abitazione resa agibile e nonostante le doverose pressioni della Protezione Civile, sono comunque restii ad abbandonare le tende, perché la terra continua ancora a tremare e lo spavento è ancora troppo forte in loro. E sono proprio la paura e lo sconforto i sentimenti che ancora  sono scolpiti negli occhi di quella povera gente, che in quei 32 interminabili secondi ha perso affetti, amicizie, casa, lavoro e prospettive per il futuro. 
Per gli agenti del nostro Corpo aver partecipato a questa missione è stata sicuramente un’esperienza molto forte e significativa, sia dal punto di vista professionale che da quello umano, che ha lasciato ricordi e sensazioni indimenticabili.
Era importante esserci, essere in prima linea e dare il proprio contributo, perché la popolazione Abruzzese, seppur forte e orgogliosa, ha ancora tanto bisogno di aiuto e di sostegno, soprattutto ora che le luci dei riflettori si sono spente e in vista del rigido inverno che da quelle parti, all’ombra del maestoso Gran Sasso, è ormai  alle porte.
Isp.c. Alberto Benuzzi


Altre foto dell’evento sono disponibili nella sezione Foto/Eventi/Missione Abruzzo


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pubblicato il 2011/10/17 12:01:00 GMT+2 ultima modifica 2018-11-23T14:28:15+02:00

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