16/03/17 San Giorgio di Piano - Periferie, terre forti, e Ripresi. Per la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

  • Cosa cultura, sport, turismo settore educativo, scolastico, politiche giovanili
  • Quando 16/03/2017 dalle 21:00 alle 22:55
  • Dove San Giorgio di Piano - Sala consiliare, via Libertà 35
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L'Assessorato alla Cultura del Comune di San Giorgio di Piano dedica la rassegna "UNOXUNO: un tema per un mese" del mese di marzo 2017 al tema della mafia, con le seguenti iniziative:

ore 21: GAETANO ALESSI presenta il libro di storie di quotidiana R-esistenza "PERIFERIE TERRE FORTI" di Gaetano Alessi e Massimo Manzoli ed il sito internet "Mafie sotto casa.com". Con la partecipazione dell'assessore regionale Massimo Mezzetti.

Il libro | Periferie – Terre Forti
“Periferie: Terre Forti” è un viaggio che Gaetano Alessi e Massimo Manzoli hanno intrapreso, alla ricerca di quelle storie di frontiera che spesso restano ai margini delle cronache, dalla Palmi di Gaetano Saffioti, imprenditore e testimone di giustizia che fa arrestare 48 uomini di mafia, alla Valle di Susa di cui spesso tutti parlano ma che pochi raccontano, alle Periferie di Librino (Catania) e Le Piagge (Firenze) così lontane geograficamente, ma vicine nel modo in cui sono state pensate e similari nella presenza angosciosa di un tasso del 50% di disoccupazione.

Tutte storie di frontiera dove però spuntano radici resistenti di onestà, voglia di stare insieme e anticorpi alle mafie. Alla fine del racconto lo stesso titolo diventa una affermazione, Periferie: Terre Forti
Gli autori:
Gaetano Alessi è nato nel 1976 ad Agrigento. Sindacalista della Cgil di Bologna. Giornalista “free lance”, è editorialista di Articolo21. Ha scritto per l’Unità, La Repubblica, La Sicilia, I Siciliani Giovani, LiberaInformazione. Tra i curatori di Iride Radio alla Festa nazionale de L’Unità di Bologna 2007, ha realizzato nel 2008 per Punto Radio Bologna il programma “Ora D’Aria”. Nel 2003 fonda il periodico AdEst di cui è ancora oggi caporedattore. Vincitore nel 2011 della categoria “Giovani” del premio nazionale di giornalismo “Giuseppe Fava” per l’attività antimafia. Autore nel 2009 del libro “Le Eredità di Vittoria Giunti”. Nel 2011 e 2012 ha curato per l’Università di Bologna, facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, il laboratorio di giornalismo partecipativo mafie e Antimafia che ha prodotto i dossier sulle mafie in Emilia Romagna. Autore e Co Autore nel 2014 degli spettacoli teatrali “Le Eredità di Vittoria Giunti” e “Silenzio Stampa- noi che la mafia non la sentiamo neanche di striscio”. Co Autore nel 2014 del dossier sulle mafie “Emilia Romagna cose nostre”.
Massimo Manzoli nasce a Ravenna nel 1983, di formazione scientifica, si laurea in ingegneria meccanica nel 2008 e continua a svolgere l’attività di ingegnere all’interno di un’azienda bolognese. Da sempre appassionato di lettura e scrittura, la sua curiosità e voglia di impegnarsi attivamente nel sociale lo portano ad avvicinarsi al mondo dell’informazione. Fonda con un gruppo di amici l’associazione culturale “Gruppo Dello Zuccherificio” che nella provincia di Ravenna crea percorsi di legalità e antimafia per la cittadinanza e nelle scuole superiori. Membro del gruppo di presidenza dell’ANPI Ravenna, è stato attivista per Emergency, vincitore della menzione speciale nel 2012 al premio poetico della Pubblica Assistenza di Ravenna con la poesia “Estate Siciliana” ed è curatore di “Emilia-Romagna, Cose Nostre”, dossier sulle mafie in Emilia-Romagna assieme a Gaetano Alessi e Davide Vittori.

durante la stessa serata di giovedì 16 marzo in Sala Consigliare, il fotografo Alessandro Zanini presenterà:"Ripresi!: i beni confiscati alla criminalità organizzata in Emilia Romagna"
mostra fotografica promossa da LIBERA Emilia Romagna in collaborazione con il Master universitario in Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscati alle mafie Pio La Torre, diretto da Stefania Pellegrini.
L’Emilia Romagna negli ultimi anni ha visto aumentare in maniera considerevole il numero dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata sul proprio territorio. La mostra ricostruisce il quadro attuale della situazione per quanto riguarda il loro numero, l’ubicazione e il riutilizzo a fini sociali.
Il percorso espositivo, curato da Cristina Berselli e Federica Terenzi, è illustrato da una dozzina di fotografie di Ivano Adversi e Alessandro Zanini che documentano lo stato di conservazione di alcuni immobili ed alcuni esempi di riutilizzo possibili grazie all’impegno di enti locali, cooperative ed associazioni, sostenuti dal contributo della Regione Emilia Romagna.
La mostra costituisce un’occasione per comprendere il grado e la profondità dell’infiltrazione delle organizzazioni criminali nel nostro territorio, ma anche come le esperienze di riutilizzo siano testimonianza di una volontà virtuosa di riappropriazione di questi beni, che possono diventare una risorsa per la comunità.
La mostra rimarrà esposta fino alla fine del mese di marzo presso la Biblioteca comunale "L. Arbizzani", piazza Indipendenza, 1, mentre in occasione della presentazione, giovedì 16 marzo, sarà spostata presso i locali del Municipio;

per tutto il mese di marzo, presso la Biblioteca comunale "L. Arbizzani" mostra bibliografica "UNOXUNO" sul tema "Mafie in Italia".

 

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