17/03/2018 Castello d’Argile - Nessuna pietà per l’arbitro. Un appuntamento di Agorà, la stagione teatrale dell'Unione Reno Galliera

  • Cosa cultura, sport, turismo
  • Quando 17/03/2018 dalle 21:00 alle 23:00
  • Dove Castello d’Argile - Teatro La Casa del Popolo
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di Emanuele Aldrovandi
con Filippo Bedeschi, Luca Mammoli, Federica Ombrato, Alessandro Vezzani
regia Marco Maccieri e Angela Ruozzi
scene Antonio Panzuto
disegno luci Silvia Clai
produzione Centro Teatrale MaMiMò

Basket e costituzione, questi sono i due temi, apparentemente opposti, attraverso i quali si sviluppa una parabola teatrale contemporanea: una tipica famiglia italiana, un’ipotetica microsocietà, gioca a basket e nel frattempo si interroga sul senso delle leggi e sui valori che regolano le proprie scelte, dando vita a uno spettacolo serrato e straniante, dai tratti agrodolci della commedia che sa diventare riflessione.

Una famiglia che vive per il basket in una società in cui non si riesce più a scegliere in base a principi di valore; eppure scelte se ne compiono e continuamente. Giuseppe è uno storico, ricercatore universitario che sta preparando un discorso per la celebrazione del 2 giugno, anniversario della Repubblica italiana, ma difficilmente riuscirà a scriverlo. La moglie è in dolce attesa, sarà licenziata non appena il suo datore di lavoro se ne accorgerà; incoraggia il marito a scrivere il discorso convinta che sia un modo per avere successo e far quadrare i bilanci familiari. Il figlio è disoccupato, a rischio neet, gioca a basket e ha dei seri problemi di gestione della propria collera. L’arbitro dirige partite di basket come hobby, di mestiere fa colloqui di lavoro.

Attorno alla figura dell’arbitro una triade di protagonisti si allea, si accalora, collabora, si accanisce trasformando le situazioni conflittuali in conflitti di natura etica ed esistenziale.

nessunapietaperlarbitrowwwmamimoit4_34810213060_o.jpg clicca per ingrandire

Note di regia
Un muro rosso. Una lavagna per appuntare i pensieri. Un playground, uno spazio di gioco, forse un salotto, forse uno spogliatoio. […]
Le leggi si possono accettare come strada per costruire un mondo migliore,
questo pensa Giuseppe, il padre;
possono essere sfruttate a proprio favore per il successo personale,
questo pensa Moglie;
oppure sono un obbligo dettato dall’alto a punire l’espressione dell’io individuale,
questo pensa Figlio.
Questo conflitto con il tema della legge, qui esplicitato nei diversi personaggi, è a nostro parere insito nella coscienza dell’uomo contemporaneo. A cosa servono le leggi? I principi fondanti dai nostri padri costituenti sono ancora validi per noi? E noi potremmo scriverne di nuovi e migliori? La famiglia in scena, in assenza di un’immagine condivisa di futuro da consegnare “ai propri figli”, si “suicida” di un’abbondanza di conquiste personali. Ed è proprio l’arbitro, rappresentante della legge, a pagarne le spese. La vicenda famigliare e il problema “arbitro” diventa pretesto per sviluppare i conflitti etici: individualismo-collettività, potere-anarchia, potere-libertà, utilitarismo bene comune, giusto-utile. Un percorso che ci sprona a interrogarci sulla natura del tempo presente e sulla necessità o meno di migliorarlo attraverso una visione condivisa di futuro.

Marco Maccieri, Angela Ruozzi

 Emanuele Aldrovandi (Reggio Emilia, 1985)

Nel 2009 frequenta il corso di drammaturgia alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, dove studia fra gli altri con Antonio Tarantino, Vitaliano Trevisan, Tiziano Scarpa, Renato Gabrielli, Massimo Navone, Renata Molinari e Serenella Hugony.
Nel 2012 inizia a collaborare con il Centro Teatrale MaMiMò, lavorando nelle produzioni dirette da Marco Maccieri. Ha ricevuto numerosi premi: “Premio Nazionale Luigi Pirandello” (2012) con Felicità, segnalazione al “Premio Hystrio” con Funziona meglio l’odio.
Nel 2013 con Homicide House vince il più importante riconoscimento italiano per la nuova drammaturgia, il “Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli”. Nel 2015 è finalista al “Premio Riccione” e al “Premio Scenario” con Scusate se non siamo morti in mare, al “Premio Testori” con Allarmi! e vince il “Premio Hystrio” e Mario Fratti Award con Farfalle.
Lavora con numerosi artisti, fra cui Serena Sinigaglia, Pietro Babina, Francesco Frongia, Sandro Mabellini, Ciro Masella, Mario Perrotta, Massimo, Navone, Roberto Rustioni, Ippolita Baldini, ATIR, Chronos3 e ErosAntEros. Dal 2016 inizia a collaborare con ERT – Teatro Nazionale dell’Emilia Romagna.
Partecipa a vari festival nazionali e internazionali, collabora con l’Opera di Pechino a un progetto sull’Otello di Shakespeare, fa parte del progetto “Connections” organizzato dal Teatro Litta in collaborazione con il National Theatre di Londra, viene scelto come autore italiano per l’“Obrador d’Estiu” della Sala Beckett di Barcellona con Simon Stephens, scrive il testo collettivo Table d’Hote che coinvolge artisti da Croazia, Italia e Finlandia e partecipa a numerosi incontri sulla nuova drammaturgia. I suoi testi sono pubblicati in Italia da CUE Press e sono tradotti in inglese, tedesco, francese e catalano.
  

Biglietteria, info e promozioni carnet
Dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 Telefono e SMS: 333.8839450, info@associazioneflux.it

Biglietto intero: 12 €
Ridotto: 10 € (under 26 anni, over 65, soci Coop Reno e Coop Alleanza 3.0, younger card, accompagnatori persone con disabilità, possessori tessera biblioteche dell’Unione Reno Galliera, possessori Card Musei Metropolitani, soci Libera Università, soci Circolo Tper Dozza, soci Endas Emilia Romagna)
Under 18: 5 € - Sconto gruppo minimo 5 persone (biglietto 8 €)

 

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pubblicato il 2017/09/22 09:05:00 GMT+1 ultima modifica 2018-10-31T20:16:26+01:00

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